"Sindaco, lei ha doppia personalità politica". La Di Timoteo lascia Podemos e la II Commissione

TERAMO – Il secondo intervento dopo il commento alla decisione del sindaco di azzerare la giunta per procedere al rimpasto che da ieri conosciamo, serve a Francesca Chiara Di Timoteo per annunciare l’abbandono del gruppo di Insieme Possiamo (di cui era stata una dei promotori) per transitare nel gruppo misto, e della presidenza della II Commissione consiliare “Urbanistica e Pianificazione, Lavori Pubblici, Traffico e Trasporti”.
Come già accaduto per altri esponenti dello stesso gruppo, che hanno manifestato in maniera più o meno ‘sotterranea’ il loro malumore per le scelte del sindaco sugli assessori, la Di Timoteo esterna il disappunto per l’allargamento a 9 assessori ma soprattutto, a suo dire, critica la rinuncia di Gianguido D’Alberto "al civismo di cui Lei e noi abbiamo fatto una bandiera vittoriosa, facendosi spaventare dagli aut aut ordinati da nuovi ed improvvisati leader politici". In definitiva, per la Di Timoteo, il sindaco "si è schierato da una parte politica appoggiando una vecchia e nuova guerra tra le parti, confermando di essere il Sindaco di una parte di questo territorio piuttosto che dell’intero". Quanto alla giunta a nove assessori, la consigliera comunale ricorda come sia stata scelta "che abbiamo sempre criticato quando eravamo in opposizione e soprattutto Lei in primis, in Consiglio Comunale con il suo ruolo da Capogruppo. Si ricorda cosa abbiamo detto in quell’occasione? Ad oggi posso affermare che Lei ha una doppia visione e personalità politica che è proprio l’emblema di quella che i cittadini di Teramo non vogliono più sentire. Pensavo, ma mi sbagliavo, o meglio ci siamo sbagliati in tanti, che Lei rappresentasse il nuovo, il cambiamento. Al contrario ha personificato una grande delusione. Forse di nuovo c’è solo questa e qualche poltrona in più".